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L'acrobazia col parapendio non e' nata da molto. E' una disciplina molto giovane nata negli anni 90 dai pionieri del volo in parapendio. Inizialmente veniva concepita eseguendo delle chiusure o stalli con la vela tipo: corolle, asimmetriche di grossa entita', viti piatte negative, wings over, full stall ecc. si e' poi modificata a tal punto da cambiare completamente la propria natura con l'uso di vele piccolissime con carichi alari paurosi 4/5 kg-mq dotate di una dinamicita' incredibile. Infatti nell'attuale acro la vela non si deve chiudere. Anzi l'abilita' sta ne compiere le manovre senza la minima chiusura che invece, se provocata, viene penalizzata nell'eventuale punteggio. E' senza dubbio una variante del parapendio estremamente affascinante ma richiede una preparazione fisica e tecnica ed un abito mentale che pochi hanno. Infatti gli acrobati quelli con la "A" maiuscola si contano a livello mondiale sulle punta delle dita. Nella nuova Acro, si cerca, sfruttando l'enorme dinamicita' delle vele apposite , di acquisire energia con viti asimmetriche o Sat o altro per poi trasformare questa energia in salti sopra la calotta stessa della vela. (Vedi loop, tumbling, infinity ecc). I salti possono essere anche multipli in base all'energia acquisita. 

Il pericolo reale delle manovre consiste nella valutazione errata dell'energia residua. Infatti se questa non e' sufficiente il rischio di cadere dentro la vela con l'impossibilita' poi di lanciare l'emergenza e' molto elevato. La valutazione della bravura di un pilota acro e poi data dalla sua abilita' nel dare continuita' alla manovre passando dall'una all'altra con armonia e naturalezza. E' veramente una esperienza molto impegnativa avvicinarsi all'Acro ma sicuramente da soddisfazioni oltre l'immaginabile. Il controllo della vela deve essere perfetto direi chirurgico. Non sono ammessi ripensamenti o incertezze di alcun genere. Il controllo vero di tale disciplina e' si nella vela ma soprattutto e' controllo della propria persona, del proprio essere che spesso rifiuta tali situazioni. Quindi se vi interessa questa nuova attivita' copritevi la testa di cenere, lasciate a casa le vostre medaglie mentali e con modestia, con infinita modestia, cercatevi una persona estremamente preparata e sicura a cui affidare la vostra futura preparazione.

Io ho cominciate Acro da pochi anni e con i miei 15 e piu' anni di esperienza come istruttore ho affrontato l'acro con una certa baldanza ma ho dovuto ricredermi, tornare indietro e ricominciare tutto da capo. L'istruttore e' tornato allievo. E vi assicuro che e' l'unico modo di imparare l'Acro.

Ho scritto tempo fa un articolo sulla nostra rivista della FIVL 'Volo Libero' intitolato 'La mia prima Sat' da questo articolo scritto a caldo traspare l'enorme soddisfazione che ho tratto da tale esperienza ma nella parte finale della storia c'e' una riflessione .......andate a leggerla.

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