
Attrezzatura - Vela
il parapendio e' ovviamente la punta di diamante dell'attrezzatura. Non e' un paracadute e' errato chiamarlo con questo termine. E' un'ala cioe' una macchina che trasforma il nostro peso in energia infatti dotando l'ala di velocita' riesce a far produrre grazie al particolare profilo dell'ala un forza diretta verso l'alto chiamata "portanza". La vela e' imperativo che sia omologata e che abbia un range di peso idoneo al pilota che la usa. Supponendo che questo scritto sia letto soprattutto da neofiti parlero' molto semplice senza dilungarmi in spiegazioni tecniche che altrimenti potrebbero solo confondere le idee ai non addetti ai lavori. Ci sono poi diverse omologazioni tipo il DHV tedesco che danno una collocazione alle varie vele secondo la sicurezza al ripristino al volo normale di cui sono dotate. In pratica ed in maniera molto semplicistica un test pilot esegue volontariamente degli assetti inusuali con la vela (quindi chiusure,stalli, negativi ecc) ed in base alle condizioni, ai tempi e al ritorno al volo normale si fa una valutazione della sicurezza passiva della vela in esame. Ovviamente oltre alle chiusure ci sono altri parametri che vengono valutati e come somma di tutte queste valutazioni ne esce fuori una precisa assegnazione di categoria. Ad esempi DHV 1 vuol dire vela sicura per principianti, DHV 1-2 vuol dire vela sicura ma con pilota che deve avere almeno 2 o 3 anni di esperienza, DHV 2 vuol dire che la vela ha bisogno su alcuni particolari assetti inusuali dell'intervento qualificato del pilota ed il ritorno al volo normale non e' cosi' automatico e passivo come in altri modelli meno performanti. Le categorie delle vele vanno cosi' in crescendo seguendo la formula piu' prestazioni meno sicurezza. Ovviamente la sicurezza non la da solo la vela bensi' la preparazione del pilota. Potremmo avere situazioni in cui e' piu' sicuro un pilota bravo con un competition che un allievo con un DHV 1.
Attrezzatura - Sicurezza e protezioni
Il paracadute d'emergenza: Questo accessorio fa parte della nostra dotazione di sicurezza. E' semplicemente indispensabile e assolutamente "cretino" volare senza. Difficilmente si arriva a lanciare una emergenza. Normalmente le attuali vele hanno delle caratteristiche di sicurezza tali che spesso (non sempre) ritornano al volo normale in maniera autonoma e passiva (sto parlando di vele dhv 1 e dhv 1-2) .Oppure l'abilita' del pilota e' tale che e' lui con la sua destrezza a riportare la vela in condizioni di volo normale. Ma tutto cio' non giustifica nella maniera piu' assoluta il fare a meno di tale indispensabile accessorio. Tra l'altro al 90% dei casi funzionano benissimo e possono trasformare una situazione di grave pericolo in un piccolo inconveniente (tipo dover toglier la vela da un albero) o ridurre notevolmente i danni fisici che avremmo avuto non usandola. Il paracadute d'emergenza non e' un'ala come il parapendio bensi' un paracadute a calotta semplice o rientrante (piu' recente) viene lanciato tirando una maniglia apposita che estrae il contenitore (POD) che contiene il paracadute . Questa sacca viene poi lanciata lasciando la maniglia di estrazione verso il basso e possibilmente a favore di vento. La velocita' di apertura e' data dal tasso di caduta che abbiamo al momento. Piu' il tasso di caduta sara' elevato prima si aprira' l'emergenza. Una volta aperta bisognera' inertizzare il parapendio che avra' la tendenza a riaprirsi e a mettersi a "specchio" ed assumere una posizione che ci permettera' di assorbire al meglio l'impatto col suolo. Molto idoneo sarebbe usare le tecniche di capriola dei paracadutisti. Altro dettaglio importante e' il sapere che il paracadute d'emergenza va aperto, appeso e ripiegato ogni 3-5 mesi per fargli prendere aria ,togliere le grinze di piegatura e l'eventuale umidita' assorbita. Il casco Il casco deve essere omologato per il volo e consiglio d'amico possibilmente integrale con ampia visione. Non andate nel sofisticato niente punte davanti o dietro solo un casco robusto, con una buona imbottitura interna ed un valido sistema di allacciamento al sottogola. Le scarpe Potete usare le vostre scarpe da trekking a collo alto che vi proteggano in maniera efficace dalle "storte" della caviglia in caso di atterraggi maldestri. Oppure usare scarpe da parapendio specifiche che hanno degli inserti amovibili inseriti in tasche laterali della scarpa che irrigidiscono la struttura stessa riducendo e torsioni. Queste ultime sono molto efficaci e consigliate.
Attrezzatura - Strumentazione
Quando con gli anni il pilota diventa bravo e le sue ambizioni crescono in maniera esponenziale il parapendio ha una delle sue massime espressioni nel Cross Country. Cioe' in parole povere (molto povere) si sale in alto dentro una termica 1000-2000-3000 metri e si parte in cross per nuova destinazione a volte sconosciuta. In questo caso il pilota si dota di strumenti di volo quali: bussola, GPS, variometro, altimetro, televisore 20 pollici (no quello no pardon) per avere dei punti esatti dove dirigersi o per realizzare il posto dove e' atterrato. Comunque l'accessorio piu' utile e' il telefonino per chiamare gli amici 'sherpa'per il 'recupero' oppure in mancanza di amici disponibili i soldi per il taxi per ritornare a casa.